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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Felciaio

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Paglierino tenue, profumo intenso ma poco persistente in cui spiccano decise note minerali su un sottofondo di salvia e delicate sensazioni fruttate. Estremamente sapido in bocca dove la mineralita’ la fa da padrona sostenendo il palato verso un lungo finale spiccatamente amaro. Un vino un po’ nervoso ma schietto e nel complesso piacevole. 4/6

…sssh, zitti zitti!

Questo si legge sul sito della Fisar di Pisa: 23 novembre, Cena di Gala “I Pisani Più Schietti” 2012 Anche quest’anno si è svolto il concorso “I Pisani Più Schietti”, giunto ormai alla XIII edizione. La premiazione ufficiale dei prodotti vincitori venerdi 23 novembre 2012 alle 20,30 presso Villa Poschi sulla via Stradale Abetone 212 a Pugnano.Tante sono state le adesioni così come i vini che sono stati degustati dalla Commissione del Concorso, a dimostrazione di come questo premio abbia ormai consolidato la sua importanza e sia ogni anno un punto di riferimento ogni anno per i produttori locali e un fiore all’occhiello per i vincitori. Essendo una cena di gala è gradito un abbigliamento formale Il costo della serata è di 30 euro per i soci e 35 per i non soci. Coloro che vorranno intervenire potranno effettuare le prenotazioni contattando la nostra delegata Cristina al numero 333 9144318. http://www.fisarpisa.it/notizie/86-23-novembre-cena-i-pisani-piu-schietti-2012.html

“Iselis rosso” 2009 di Argiolas

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Argiolas non ha certo bisogno di presentazioni: “Iselis rosso” fa parte della linea “prestigio” della produzione vinicola della nota azienda sarda. Ho atteso a lungo questo momento… stappo la boccia e verso: il nettare appare granato molto carico con riflessi arancio. Al naso è piuttosto chiuso, ma sono troppo curioso e decido di saltare a pie’ pari l’olfattiva: e faccio bene perché la bocca è subito invasa da uno spettacolo di spezie (fa 12 mesi in botti di quercia francese) dietro il quale si intravede uno sfondo di frutta rossa matura. Un equilibrio perfetto, non fra spezie e frutta ma fra le spezie stesse, che dominano alla grande su ormai timide note fruttate. Forse ho aspettato davvero troppo ad aprirlo: Tannino Acerbo aveva ragione quando mi consigliava di berlo al massimo a Pasqua… ma in tal caso probabilmente mi sarei perso questo orgasmo eccezionalmente persistente di cuoio, tabacco, pepe, liquirizia e caramello. Molto esuberante e deciso anche sopra il maialino al for