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Visualizzazione dei post da 2011

Spot per PacherHof

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Non ho fatto in tempo a pagare, che il vino era già arrivato! E che vino. Il kerner 2010 ancora meglio di come lo ricordavo (saranno gli ulteriori 4 mesi di affinamento in bottiglia?). Il traminer poco al di sotto del kerner. Il thurgau piacevolissima sorpresa. Di quello che ho ordinato restano da assaggiare i sylvaner. Se riesco a stare sobrio a sufficienza dopo le prossime bottiglie proverò a postare come si deve... ma per ora un po' di semplice pubblicità a quest'Azienda che entra di diritto nel novero delle mie preferite.

N'ANTIA

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Tutte le volte, per la verità poche, che passavo dal supermercato di Madonna dell'Acqua, l'occhio mi cadeva su quella bottiglia dall'etichetta rossa nello scaffalle riservato ai prodotti locali, prezzo attorno ai 18 euro se non ricordo male e pensavo: prima o poi... Capita poi che, invitato ad una cena pre natalizia, la ritrovo far bella mostra di se sul tavolo imbandito: che soddisfazione! (si lo so mi accontento di poco). Ma la soddisfazione diventa entusiasmo mentre dal decanter me ne versano il prezioso contenuto nel calice. Bello da vedere questo vino rubino e profumato già da lontano: intensissimo, ma che dico, prorompente e lungo. Spiccano le note speziate e balsamiche poi, dopo, sento anche del cioccolato, ma forse ero già rapito, mi pareva di sentire pure le campane, gli usignoli... Attacco faucifero all'altezza di cotanta annunciazione odorifera: vellutato, identico a se stesso, "vino totale" con un finale piacevolissimo. Per me 5 fiaschi s

PARA PARA', PARA PARA', PARAPARAPAPPA'

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...cena di classe: noleggiata una sala, acquistato il cibo, ognuno porta da bere quello che crede meglio. - Renato vieni mettiamoci qui, che c'è il vino! - vai! ma il vino ora lo prendo io, ti faccio assaggiare un chiantino! faccio un po' lo sborone da aspirante sommelier con una bottiglia di Villa Saletta - La Rocca - Chianti Riserva 2007 recentemente premiato come Pisano più Schietto - vai sono curioso, ma poi ci sono anche questi - e addita una bottilgia di Barbera - questo no! fa cacare fidati! - questo? l'ha portato la mi' moglie!!! ... ... ... - ah no! ma questo è un barbera! io ho assaggiato il moscato: quello faceva cacare! PS: fa cacare - tipica espressione gergale toscana che significa "non è buono". Comunque il Villa Saletta a me è piaciuto: non posso esprimere un giudizio definitivo perchè le condizioni di degustazione non erano ottimali (bicchiere di plastica, ecc ecc) spiccava comunque un intenso profumo fruttato, morbido e corrispondente

PISA UNICA TERRA DI VINO

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Gli scorsi 3 e 4 dicembre si è svolta l'annuale manifestazione enologica che vede protagonisti i vini della provincia di Pisa. Anche quest'anno per la seconda volta consecutiva la location è stata Pontedera, che ha soppiantato la Stazione Leopolda di Pisa. A mio modo di vedere la collocazione attuale è migliore, perchè più facilmente raggiungibile con il treno, si trova proprio di fianco alla stazione ferroviaria, il che è sicuramente un vantaggio per chi non vuole risparmiarsi negli assaggi, a sentire alcuni produttori però l'afflusso di pubblico è decisamente penalizzante, in quanto non richiama i curiosi dell'ultimora ma solo chi in qualche modo nutre già interesse per l'evento.

PINOT GRIGIO sbiadito

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Sensazioni ovattate e un po' di delusione per un vino da cui mi sarei aspettato buone cose. Paglierino pallido pallido, decente intensità alfattiva purtoppo decisamente fugace e priva di particolare carattere. Indefinito al palato e debolmente acido. Sul sito del produttore non ne ho trovato traccia, che sia una novità? Vino: Vigneti delle Dolomiti IGT - Pinot Grigio Alcool: 11,5% Denominazione: IGT Annata: 2010 Vitigni: Pinot Grigio Produttore: Kettemeir Regione:  Trentino Alto Adige Tipologia:  Bianco Prezzo: 5,50 € Valutazione:

Cavatappi SUI GENERIS

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Chi non ha mai dimenticato o smarrito il cavatappi prima di un occasione importante? Niente paura a tutto c'è rimedio!

ABBINAMENTI

Non sapete che vino abbinare all'ultima prelibatezza che ha appena cucinato vostra moglie? Non ci capite una mazza di acidità, grassezza, untuosità, tanninicità, ecc. ecc., ma volete far finta di essere ganzi, proprio come me? Niente panico! Ancora una volta il web viene in nostro aiuto! http://www.vinacciolo.it/abbinamenti.asp

Home "brew" wine

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SabineMarcelis.com guarda il video

Vino in carta

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leggi l'articolo @ newsfood.com

Podere Spazzavento: Chianti DOCG 2009

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Vino :  Chianti Alcool :   13,5% Denominazione :  DOCG Annata :  2009 Vitigni :  Sangiovese 90%, Colorino 10% Produttore :  Podere Spazzavento Regione :  Toscana Tipologia :  Rosso Prezzo : 6,50  € Valutazione :  lo schietto

Attenzione rischio di...Folgorazione

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Sicuramente Panizzi non si riferiva a questo quando ha scelto il nome per uno dei suoi vini. Come diceva Beverino, Folgòre si riferisce quindi al poeta di San Gimignano, di cui riporto l'estratto di un sonetto: «  E poi tornare a casa e dire al cuoco: "To' queste cose e acconcia per dimane, e pela, taglia, assetta e metti a' fuoco; ed abbie fino vino e bianco pane, ch'e' s'apparecchia di far festa e giuoco: fa che le tue cucine non sian vane!"  » ( Folgóre da San Gimignano ,  Sonetti della settimana  (sabato) ) Tornando a bomba sul vino in questione, c'è da dire senza rime e tanti rigiri che il folgòre "e gli è davvero un gran bel vino!". Si fa pagare vero, "venti euri e 'un son mica pochini", ma in cambio regala belle sensazioni. Per cominciare parliamo di un vino, quello assaggiato, del 2002, quasi 10 anni chiuso, segregato senza prendere una boccata d'aria. No dico 10 anni, e lui cosa fa?

Terre di Toscana: l'enoteca di Mezzana (PI)

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Attraverso il sito del Centro Commerciale Naturale di San Giuliano Terme, ecco il link alla pagina di Franco e Marta... TERRE DI TOSCANA lo schietto

Pacherhof: Kerner 2010

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Difficile, è sempre difficile apprezzare un vino quando qualcuno te ne parla davvero tanto, tantissimo, bene. Come quando ti consigliano un bel film: "vallo a vedere, ti dico, è troppo bello!" poi arrivi li e ti sembra un filmetto come tanti altri. Guarda un po', anche in questo caso, il giudizio ottimo su questo vino rischiava di creare un'aspettativa esagerata, difficile da affrontare. Il Kerner in questione, zitto zitto, quasi lo sapesse, si è presentato col suo giallo paglierno un po' pallido, forse per l'imbarazzante blasone, e si è posato nel bicchiere, in attesa di una domanda da parte dell'attento esaminatore. All'inizio andava a confermare la tesi iniziale, un po' schivo, intenso si, ma poco fine. Fatto sta che, dopo un po', il vno ha avuto uno scatto d'orgoglio e, per fortuna, ha tirato fuori il meglio di se che per me è stato: finezza al naso e persistenza, con sentori di rosmarino, fieno, rosa, caramella e pietra. Al gusto un

LISON

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LISON Classico 2010 DOCG - Santa Margherita - 12,5 % vol Paglierino carico con riflessi verdolini, scarsa intensità e persistenza olfattiva. Si distinguono a fatica sentori vegetali, il fico, se lo leggi sull'etichetta, poi riesci a percepirlo, ma è un attimo. Decisamente migliore l'attacco al palato con più carattere vinaiolo; un buon finale "ammandorlato" (amarognolo ?) ma poco più: per me 2 fiaschi. Ancora migliore il sito internet dell'azienda, ricco di spunti interessanti tra cui vi segnalo la possibilità di mettere alla prova la propria preparzione enologica. Chi_vuol_esser_sommelier  Il Lison classico è un vino DOCG la cui produzione è consentita nella provincia di Venezia Vino :  Lison Classico Alcool :   12,50% Denominazione :   DOCG Annata :  2010 Vitigni :  vari Produttore :  Santa Margherita Regione :  Veneto Tipologia :  Bianco Valutazione :   Prezzo : 4/5 €

Pietra Pura Mandus 2009

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Alla ricerca di novità,  mentre scorrevo gli scaffali dell'enoteca,  il mio occhio è stato attirato da una bottiglia di Primitivo di Manduria. La Puglia non è quasi mai fra le prime regioni che ti vengono in mente quando cerchi un vino... almeno per me. Con accesa curiosità ho acquistato una bottiglia di Mandus , primitivo DOP. Un po' titubante per il fatto che la cantina è "Pietra Pura" mentre l'imbottigliamento viene effettuato da "T.d.S", sigla che si presta a svariate interpretazioni! Sull'etichetta è anche riportata la gradazione alcolica: 14°!! L'ho bevuto in più serate, grazie alla pompa sottovuoto che permette una conservazione ottima per qualche giorno, da quando ce l'ho non potrei più fare senza (anche il fegato ringrazia). Tornando al vino, occupa con decisione il bicchiere, con un colore rubino intenso,  dai profumi non ti aspetti i 14 (quattordici) gradi, ci sono le spezie, il cacao, frutti rossi maturi, giusto come persiste

KERNER - STRASSERHOF 2010

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Colore brillante giallo paglierino, profumo intenso e di buona persistenza, frutto esotica, agrumi, in particolare il mandarino che ritrovi in bocca insieme al pompelmo. L'attacco al palato è asprigno ma poi si mescola al dolciastro il finale poi lunghissimo amarognolo. Ti rimane in bocca per tanto tanto tempo. E poi dopo un po' lo senti ancora. OTTIMO, 5 fiaschi:

ELBA BIANCO DOC 2010 - MOLA

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"Isola feconda di vino", così Plinio il Vecchio già nel I secolo d. C. definiva l'isola d'Elba. Questo vino è prodotto da uve Procanico, Ansonica e Malvasia, caratterizzato da sapore fresco, asciutto con delicati profumi", tra cui spicca la salvia, "ottenuti da un'accurata vinificazione che esalta la qualità delle uve nel rispetto della tradizione elbana." Accompagnava per mano delle ottime penne ai pioppini dei miei senza voler fare il primo attore. Attorno ai 6 euro al supermercato. ELBA BIANCO DOC 2010 - MOLA:

Cannonau riserva 2007 di Sella e Mosca

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O allora... proprio per "incignare" il "nuovo" sistema dei fiaschi - ma soprattutto per bagnare il pecorino di zio Mario - abbiamo deciso di aprire una bottiglia che stava lì da qualche tempo (non troppo ma abbastanza, visto che siamo una famiglia di spugne). E quale miglior vino per un pecorino sardo? Apro la boccia, e il nostro amico si fa notare per un colore rosso rubino piuttosto intenso già pesantemente granato. Discreti sentori di frutta rossa matura , cuoio e spezie non meglio identificate (complici i malanni di stagione), abbastanza intenso ma non particolarmante persistente. Appena aperto, mi pare un bel biglietto da visita e già pregusto ottimi sviluppi. Con il passare del tempo però l'aspettativa viene delusa: l'evoluzione in ossigenazione è scarsina e il vino resta lì praticamente come appena stappato. Niente male, senz'altro, anzi buono; ma senza quel carattere e quella forza che mi ero immaginato. Aperto troppo presto? Boh. Meritereb

Ceraso Panizzi 2010

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Se siete incerti, intendo sul menù, non il vostro, ma quello di chi vi ospiterà, sarà carne o pesce, chi lo sa?! Allora, come insegna il vecchio saggio, potete rifugiarvi in un buon rosato. Si sa, il rosato è una scommessa, quelli buoni sono proprio pochi, mi viene a mente lo scalabrone che fa rima con delusione... Questo Ceraso Panizzi 2010 invece... eh invece è proprio buono, fresco come un bianco, corposo sembra un rosso,  profumato e delicato regge bene antipasti di terra e pollo arrosto bello elaborato. Si merita il massimo riconoscimento per un vino di questo genere, cioè l'appellativo "Il Rosato che risolve!" Il prezzo giusto è quello di cantina: 6,50 euro.  Per me si merita 3 fiaschi:

OSTERIA DEL GRILLO

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Cena di compleanno ieri sera all'Osteria del Grillo in località Biscottino. Ambiente molto carino e curato, anche in esterno con ampi spazi ideali anche per i bambini, personale gentile e disponibile.  Antipasto del Grillo, che prevedeva affettari di cinghiale, cervo e suino crostini vari accompagnati da una schiacciatina appena sfornata. Io tagliolini all'anatra, lei tagliatelle al cinghiale, l'altro spaghetti allo scoglio, pizza margherita l'ultimo. Ottimi gli antipasti, buoni i primi anche se non sono svenuto dalla delizia ma io, si sà, sono piuttosto esigente, sono rimasto soddisfatto ma non deliziato. Il tutto condito da un ottimo bolgheri. Ocra di Guicciardini Strozzi ho dimenticato l'annata: l'età avanza. Molto intenso e con buona persistenza lasciava sentire frutti a bacca rossa e cuoio, corrispondente, piacevolissimo e morbido in bocca. Per me meritava abbondantemente 4 fiaschi sui soliti 6. Crostata di confettura di fichi e pezzi di noce per m

www.sCantinati.net!!!

Da oggi il nostro blog è raggiungibile anche tramite l'indirizzo: www.sCantinati.net e andiamooooo!!!

SENSAZIONI LUCCHESI

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Venerdì scorso sono tornato a provare sensazioni lucchesi invitato a cena da Alessandro, no il Barta un altro, nella sua calda, in senso di atmosfera no di clima, e accogliente casa di campagna. Un occasione che mi ha scaldato il cuore a dispetto della temperatura ambiente che proprio in quei giorni ha iniziato ad andare a precipizio. La cena prevedeva antipasto con salumi misti, melanzane, sformato di cavolo ed altre delizie del genere e sebbene ci fossimo preposti un aperitivo con del vino bianco adatto questo è rimasto nel frigo e siamo partiti subito col botto: CANCELLAIA 2006 – Pakravan Papi. Assaggia te che assaggio anch’io in men che non si dica se ne seccate due belle bocce tant’è che si è aperta la terza questa volta un 2007 presto asciutta anche questa. A me pare che sia stato apprezzato comunque se così non fosse di sicuro l’ho apprezzato io: un vino che una garanzia, bello da vedere, buono da sentire, intenso, lungo e fantastico da bere, potente ma al tempo

Wine town...fly down

Poco da dire sull'evento fiorentino Wine Town 2011: non mi è piaciuto. Tanta pubblicità, poca resa. Non mi è piaciuto per 2 motivi principali e alcuni dettagli. E' tutto molto dispersivo, si cammina per il centro sempre affollato di turisti da un posto di assaggio all'altro. Il meccanismo dei punti penalizza fortemente le piccole cantine, sconosciute ai più, così i wine-fans non azzardano il consumo alla cieca di punti (leggi euro). Siamo andati ad assaggiare il Guado al Tasso , di Antinori, gran vino, e abbiamo subito azzerato il nostro credito. Quel primo bicchiere, grazie allo sconto coop, mi è costato "solo" 12 euro. Proseguendo abbiamo scoperto, con dispiacere, che del consorzio Bolgheri solo 6 cantine su 36 avevano aderito all'evento. Sul sito di WT ovviamente si sono ben guardati da scrivere esattamente chi avrebbe aderito, hanno solo messo il logo dei consorzi più blasonati... furbetti.

Birre "Repubblica Pisana"

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Oggi, solo soletto, sono andato a vedere cosa succedeva a "il gusto della spesa" , evento gestito dalla delegazione di Pisa di Slow Food . In realtà l'evento è il Pisa Cheese, settimana dedicata ai formaggi. Stasera in piazza la Pera era prevista una degustazione di birre artigianali in abbinamento a formaggi offerti dalla "Bottega e Ristoro dar gallo" di via lucchese a Pisa (costo 10 euro per non soci sf). Le birre della linea "Reubblica Pisana" in degustazione erano del micro birrificio Birra Amiata di Arcidosso . Birra Galileo 4,5° (6€ 75 cl.) abbinata al taleggio. Birra Kinzica 7° (6€ 75 cl.) aromatizzata al miele di marruca, abbinata al pecorino stagionato 6 mesi. Birra Pacinotti 6,5° (5€ 33 cl.) con luppolo americano, abbinata al pecorino stagionato 6 mesi. Birra Bonanno 10°  (5€ 33 cl.) scura, abbinata al pecorino di fossa stagionato 8 mesi. Bene, le birre sono tutte "particolari". Per me le birre artigianali sono totalmente

FINALE AMAROGNOLO

Domani è il mio primo giorno da DISOCCUPATO, dopo 11 anni e 10 mesi di onesto precariato oggi si è concluso il mio rapporto di lavoro con la USL 2 di Lucca. Provo una senzazione strana, un misto tra il disorientato ed il rassegnato ma con un po' di amaro in bocca. Mi consola la profonda vicinanza e comprensione dimostratami dai miei colleghi, ormai ex, in queste ultime settimane e non più tardi di ieri quando eravamo riuniuti quasi al completo per un interessantissimo corso di formazione. Quasi mi sono commosso! Voglio quindi ringraziarli tutti. Mercoledì li saluterò per l'ultima volta quindi ho bisogno di suggerimenti per scegliere i vini adatti all'occasione.

riNASCO

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Il nasco è un vitigno autoctono sardo generalmente utilizzato per ottenere vini dolci ed è stato indubbiamente il protagonista della degustazione di venerdì scorso. Partiamo dalla fine: ANGIALIS 2007 - Argiolas - Isola dei Nuraghi IGT - 14,5% vol Si tratta della classica vinificazione in dolce delle uve di nasco portate a surmaturazione con piccole percentuali di malvasia di Cagliari. Il vino che passa in barriques si presenta di colore ambrato, ricorda la frutta candita il miele con note di erbaceo quasi muschiato; dolcemente franco in bocca. Un buon vino. 4/6 Torniamo all'inizio: ISELIS BIANCO 2010 - Argiolas - Isola dei Nuraghi IGT - 14% vol Ancora nasco ma questa volta vinificato in secco. Di questo vino ho già detto qualche mese fa'. Assaggiato di nuovo mi ha confermato tutte le buone impressioni che avevo avuto. Paglierino abbastanza carico, intenso e persistente ricorda la frutta esotica, la banana surmatura e l'erba bagnata: l'odore è fantastico. I

La VINIFICAZIONE

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Alcuni giorni fa con degli amici ci siamo messi a parlare di come si fa il vino, io facevo il mezzo saputello ma in realtà avevo in mente pochi concetti ed anche un po' confusi, così mi sono documentato qua e la per la rete: La vinificazione è il processo con il quale il mosto si trasforma in vino e consiste in svariati processi biochimici il principale dei quali è la FERMENTAZIONE ALCOLICA. In questa reazione gli zuccheri dell'uva vengono "attaccati" dai lieviti presenti naturalmente sulle bucce degli acini e talvolta aggiunti ad arte ed appositamente selezionati. In questo modo si sviluppa calore, l'alcol etilico, un bel po' di anidride carbonica ed altri prodotti secondari che conferiranno poi il gusto al vino.  Generlamente l'uva prima di iniziare il processo di fermentazione viene diraspata in quanto le sostanze contenute nei raspi conferirebbero al vino un sapore troppo astringente ed essendo ricchi di acqua lo diluirebbero schiarirendone il colo

Er vino der Bartalena!!!

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Alessandro Bartalena  tecnico della prevenzione della UF PISLL della AZ. USL 2 di Lucca produce in proprio, nel compitese, un gran buon vino. Paglierino non troppo carico, rilascia delicati odori floreali, poi svaniscono ma lasciano il passo ad afflati "fruttolosi" che dici: "accidenti". Poi lo assaggi e dici: "accipicchiolina, è proprio bb'ono", saporoso di frutta matura finisce amarognolino. Il vitigno? non lo so! Direi sauvignon, ma forse mi sbaglio di grosso: vi saprò dire. Complimenti Alessandro!

"Grecante", Grechetto dei colli martani, 2010, Arnaldo Caprai

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Ecco l'impressione "a caldo" su un vino... fresco. Stasera strangozzi con salsa del tartufaro (funghi, tartufo, olio, aglio e una spolverata di grana) e petto di pollo sui resti di quel soffritto sul quale saltava la pasta. Il grechetto non ha sfigurato e non ha prevalso, rispettoso dei piatti. Giallo paglierino scarico, come già dicevo è molto fresco, poco intenso al mio palato con note floreali e saline, ma parecchio persistente. Certo non un vino da meditazione, paradossalmente si fa notare per la timidezza :) 4/6

Abbazia di Novacella on stage

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Istantanea della sCantinata del 3 Settembre 2011... Alla fine, il vino che riberrei a breve è il gewurztraminer, anche se dolcissimo oltre il "limite consentito", è stato l'unico che mi ha stimolato i sensi... lo schietto

San Gimignano

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Di ritorno dal viaggio in Umbria, abbiamo fatto tappa a San Gimignano. Mi ero ripromesso di passare da Panizzi e così è stato. Arrivarci è facile, si imbocca una strada, che poi diventa sterrata, subito accanto al Parcheggio n.2. L'accoglienza non è stata un granchè. Certo, mi sono presentato in bermuda, con i segni di una giornata di 39 gradi addosso, non ero l'immagine dell'acquirente perfetto e, alla richiesta di assaggiare qualcosa, mi è stato detto che c'era già una degustazione in corso e che non potevo aggiungermi perchè erano clienti! Qui mi viene in mente quando, a giugno, siamo stati alla Gimonda (buscheto e vicerè) a Terricciola e il Mongelli quando ci ha visti ha mollato quello che stava facendo per mettersi a sedere con noi, per quasi 2 ore, a bere e a parlare del vino. Non commento ulteriormente, a buon intenditor poche parole. Tornando a Panizzi, quando poi la ragazza che mi ha seguito ha visto che stavo prendendo bottiglie per una cifra comunque cons

Alternativo #2

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Dovevamo già segnalarlo l'anno scorso al rientro dal Trentino (qualcuno l'ha anche bevuto, alla vinata di via Repetti che fece seguito a quella vacanza). Non solo perché è veramente da considerare come aperitivo alternativo, ma anche per l'estrema gentilezza della signora Lucia Maria che ci guidò personalmente in un interessante tour dell'Azienda. www.luciamaria.it/sidro-di-mela

Alternativo #1

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L'altra sera ci siamo dati all'esperimento del rosso freddo. Un rosso pensato proprio per essere servito freddo. Nulla a che vedere con i rossi "veri", ma di certo una piacevole scoperta in questo scorcio d'estate così opprimente. Un salentino di concezione esotica con un nome che, di riflesso, a suo modo richiama il lontano Giappone. ...e sicuramente buono anche con la fettina ;) www.fichimori.it

Senza...

Costruitevi una cantina ampia, spaziosa e ben areata, rallegratela di tante belle bottiglie, queste ritte, quelle coricate, da considerare con occhio amico nelle sere di Primavera, Estate, Autunno ed Inverno, sogghignando al pensiero di quell'uomo senza canti e senza suoni, senza donne e senza vino che dovrebbe vivere una decina di anni più di voi. Giuseppe Bologna (Braida)

LA SAGGEZZA DER NONNO - sonetto atipico

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Filosofava sulla veranda 'vando, d'incanto: mi s'acchetò. E degustando un bòn Sovigno' seccò la tara e non la domanda. Perché poi disse: «'Vésto è un piacere se lo vogliamo, ad onn'età!» e la richiesta di Sciacchetrà per fare 'r bisse dentro 'r bicchiere.

Segnalazione prosecchino

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Solo per segnalare il prosecco (Superiore di Valdobbiadene) bevuto a Prato per l'Assunta, nota lieta di una serata che Chico ha movimentato come al solito... www.bellussi.com Di più, nin zo.

Pranzetto

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Spaghetti con gamberi e rucola Insalta di feta e cocomero del Vermentino Lunae 2009 - Bosoni - etichetta grigia poco da dire 3/6 risicato risicato