Autunno tempo di... Novello

Fonte: www.buttalapasta.it
Prima di tutto chiariamo che vino novello non significa semplicemente “vino nuovo”, è vero che il nome “novello” deriva dal fatto che è il primo vino dell’annata che è possibile bere, ma deve essere prodotto seguendo un metodo di produzione molto particolare.

Il vino novello si produce per mezzo di uno speciale tipo di fermentazione, la cosidetta “Macerazione carbonica”. Si prendono i grappoli appena arrivati dalle vigne, si mettono in grandi serbatoi ermetici e riempiti di anidride carbonica, e ci si lasciano da alcune ore fino a qualche giorno. In questo modo inizia la fermentazione all’interno degli acini dell’uva, che termina con la produzione di alcol, mentre nel frattempo il peso dell’uva stessa provoca lo schiacciamento degli acini e la loro rottura, facendo uscire il mosto. Finita questa macerazione, si pigia l’uva, e la fermentazione del vino continua nel modo tradizionale. In Francia un vino per essere considerato novello deve essere prodotto totalmente in questo modo, mentre in Italia almeno il 30 % delle uve deve avere subito la macerazione carbonica.

I vini novelli non sono adatti all’invecchiamento, anzi devono essere bevuti entro pochi mesi dall’acquisto (non scordatevi di una bottiglia di novello in dispensa, ad Aprile sarà già imbevibile: esperienza personale).

In Francia la produzione di vino novello è una tradizione che risale al passato, e la produzione si concentra sul Beaujolais nouveau, cioè il novello a base di uve Beaujolais. In Italia, la produzione di vini novelli è molto recente e viene fatta con tanti tipi diversi di uve e in tante regioni, infatti potete trovare vini novelli rossi, bianchi e pure rosati, e novelli sardi, toscani e veneti.
Il vino novello ha un basso tenore alcolico, è poco tannico, ha un gusto fresco e leggero, fruttato, un prezzo contenuto, quindi consiglio a tutti di provarlo, almeno una volta. Quest’anno la produzione dovrebbe essere di circa 11 milioni di bottiglie.
Il vino novello si abbina benissimo a tutti i piatti dell’autunno, principalmente con quelli a base di castagne; è perfetto per accompagnare le caldarroste. Io lo consiglio anche con piatti di carni, magari grigliate, e salumi, soprattutto quelli cotti, oppure con le zuppe molto ricche, e servite ben calde. Il vino novello poi potrebbe essere un’idea originale per accompagnare un bella pizza, soprattutto quelle molto ricche o piccanti.

lo schietto

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