The Tannino Experience: Pietro Beconcini


Capita, girottolando un po' per la Toscana, mentre accompagni tuo figlio sui campi di calcio, di trovarsi a due passi da certi vignaioli: ne siamo pieni.
Capita poi, che alcuni di questi siano proprio autentici (oggi va di moda chiamarli indipendenti) e anche se piombi li all'improvviso ti danno il benvenuto con calore. Ci tengono che assaggi il "succo" del loro lavoro!
Mi tornano in mente altre realtà dove non si riesce ad arrivare neppure su appuntamento od altre ancora dove prima della data e dell'ora ti chiedono la carta di credito...
Pietro Beconcini, in quel di San Miniato, appartiene alla specie più vera.

Ma veniamo al vino. Avendo già avuto modo di conoscere IXE la mia missione era recuperarne alcuni esemplari.
Si tratta di un Tempranillo, vitigno spagnolo giunto fin qui, pare, via seme con i pellegrini della Via Francigena: così mi spiegano. Un Tempranillo però alla Toscana con tannini che rispondono all'appello ma educati da madama acidità.
E' questa poi che diventa protagonista nel palato che incontra il FRESCO DI NERO.
Stesse uve dell' IXE che tuttavia abbandonano la vite in anticipo proprio per lasciar spazio alla Signora introdotta da intense sensazioni olfattive di piccoli frutti di bosco, lamponi in particolare.
E' un rosso da bere come un bianco: di frigo.
Un rosso insolito, che incuriosisce, innovativo, easy: buono!
Così arrivato per un incognita (IXE) me ne torno con diverse certezze (FRESCO DI NERO).
Ho scritto già troppo per gli standard social di oggigiorno quindi non posso raccontarvi della potenza del VIGNA ALLE NICCHIE in stile amarone tosco iberico, ma ci saranno altre occasioni.

#TanninoAcerbo 

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