auguri anche da parte nostra! per noi natale all'insegna dell'austerity vinicola: DAY1 con antipasti di mare, tortelli ricotta e rucola, spigole abbiamo rovistato nella cantina di angiolino trovando un vermentino di gallura giogantinu 2006 e uno chardonnay delle langhe musso 1998 (!). DAY2 con lasagne, tortelli ai funghi e coniglio alla cacciatora due bottiglie di chianti classico terramia (3 euro grazie agli sconti prenatalizi 50% dell'esselunga!!!). sul vermentino non c'erano dubbi (anche se credo di non averne mai bevuto uno di 3 anni), sorprendente per tenuta lo chardonnay (faceva chili di agrumi caramellati e tabacco). il chianti classico è, come si suol dire, non mi viene la parola... ah ecco, un classico. inutile dire che sottolineo il rapporto qualità prezzo (certo non sarà stato le macìe di simone, ma a tavola ha fatto comunque la sua porca figura). tra i vini in entrata segnalo, oltre all'immancabile e mitico chardonnay teresa manara di cantele (grazie al babbo natale pasticciere), il sangiovese reciso 2004 di beconcini e il bolgheri "boscatico" 2007 del podere arundineto.
Insoglio: Piccola pozza di acqua stagnante, fondamentale per la salute degli ungulati. Viene in genere usata da cinghiali e cervi per effettuare bagni di fango. Gli animali si strofinano sul fondo della pozza, al fine di sbarazzarsi dei parassiti cutanei, migliorando così le loro condizioni di salute. Questa piccola pozza d’acqua da’ il nome ad un grande vino. Si tratta dell’ INSOGLIO del CINGHIALE di Campo di Sasso in quel di Bibbona. Dov’è Bibbona? Vicino vicino a Bolgheri, non è quindi una novità che questo territorio ci regali dei vini eccellenti se a questo aggiungiamo un n0me anzi un cognome, Antinori, il gioco è fatto. L’annata 2006 nella “boccetta” da 375 cl mi è stata omaggiata ed oggi mi andava di fare posto nella mia piccola cantinetta. Così ho scoperto un vino dal colore rosso granata con punte leggermente aranciate. Profumo intenso ed abbastanza persistente con spiccate note di spezie e pepe in particolare con un finale meno pungente che ricorda il pepe...
Parecchi anni fa, ahimè, lo spumante dolce è stato il mio punto d'ingresso nel mondo del vino, ha reso possibile il difficile passaggio dal bicchiere di Coca Cola a quello, appunto, di vino. Per questo un po' gli "voglio bene"... però che dire di tutti questi scaffali nei supermercati pieni zeppi di spumanti dolci, tutti uguali, passano gli anni e il gusto rimane sempre quello... secondo me andrebbero chiamati bibite... Quest'anno, per Natale, che rappresenta lo sterminio delle bollicine dolci, mi sono voluto fare un regalino in più, niente di che vero, ho voluto assaggiare il Quid Aroma di La Guardiense , cantina che già conoscevo e che fa ottimi vini. Pagato 4 euro, capirai il regalino, in offerta presso la cantina, l'Aroma rappresenta un raggio di sole nel grigio perlage nazional popolare. Lo consiglio a chi vuol provare quel "brivido" di novità a fine pasto, quando ormai è diventato di rito attendersi uno spumante di bassa qualità... già...
Gli scantinati tornano a stappare alla grande. Tre le bottiglie degne di nota, tutte di Venica . L'azienda del Collio ha un'offerta incredibilmente ampia. La degustazione, la prima delle due previste per la stessa cantina, si è concentrata su: Ronco del cerò , Ronco delle Mele e Bottaz . Siamo partiti dal Ronco del Cerò 2010, sauvignon doc Collio: vino ben fatto, si presenta paglierino, intenso e con un'acidità da manuale...un sorso tira l'altro (ma senza esagerare!). Il Ronco delle Mele è una vera star del vino, un fuori classe dei bianchi, sauvignon 2010 anche lui, paglierino anche lui, fine, sapido, pieno... stupendo! nel bouqet olfattivo si fanno notare l'agrume, il vegetale acerbo, il minerale...terreno e vinificazione evidentemente lo elevano di parecchio rispetto al Ronco del Cerò, che è già un gran bel vino. Prima volta invece per un Refosco dal peduncolo rosso: buona la prima! Si presenta con un colore rosso rubino. Al naso arrivano aromi inte...
Commenti
Dalla mia: rocca delle macie riserva 2005, rosso di Fubbiano.
ottimo, perlage fine affascinante al palato... una conferma
seccato in due
10 euro da Franco
per noi natale all'insegna dell'austerity vinicola: DAY1 con antipasti di mare, tortelli ricotta e rucola, spigole abbiamo rovistato nella cantina di angiolino trovando un vermentino di gallura giogantinu 2006 e uno chardonnay delle langhe musso 1998 (!). DAY2 con lasagne, tortelli ai funghi e coniglio alla cacciatora due bottiglie di chianti classico terramia (3 euro grazie agli sconti prenatalizi 50% dell'esselunga!!!).
sul vermentino non c'erano dubbi (anche se credo di non averne mai bevuto uno di 3 anni), sorprendente per tenuta lo chardonnay (faceva chili di agrumi caramellati e tabacco).
il chianti classico è, come si suol dire, non mi viene la parola... ah ecco, un classico. inutile dire che sottolineo il rapporto qualità prezzo (certo non sarà stato le macìe di simone, ma a tavola ha fatto comunque la sua porca figura).
tra i vini in entrata segnalo, oltre all'immancabile e mitico chardonnay teresa manara di cantele (grazie al babbo natale pasticciere), il sangiovese reciso 2004 di beconcini e il bolgheri "boscatico" 2007 del podere arundineto.