riNASCO

Il nasco è un vitigno autoctono sardo generalmente utilizzato per ottenere vini dolci ed è stato indubbiamente il protagonista della degustazione di venerdì scorso. Partiamo dalla fine:

ANGIALIS 2007 - Argiolas - Isola dei Nuraghi IGT - 14,5% vol
Si tratta della classica vinificazione in dolce delle uve di nasco portate a surmaturazione con piccole percentuali di malvasia di Cagliari. Il vino che passa in barriques si presenta di colore ambrato, ricorda la frutta candita il miele con note di erbaceo quasi muschiato; dolcemente franco in bocca. Un buon vino. 4/6

Torniamo all'inizio:
ISELIS BIANCO 2010 - Argiolas - Isola dei Nuraghi IGT - 14% vol
Ancora nasco ma questa volta vinificato in secco. Di questo vino ho già detto qualche mese fa'. Assaggiato di nuovo mi ha confermato tutte le buone impressioni che avevo avuto. Paglierino abbastanza carico, intenso e persistente ricorda la frutta esotica, la banana surmatura e l'erba bagnata: l'odore è fantastico. In bocca l'attacco è fresco, rotondo, dolcino, tiene bene il palato e finisce amaretto. Per me meglio della prima volta 5/6.

Poi i rossi:

ISELIS ROSSO 2009 - Argiolas - Isola dei Nuraghi IGT - 14,5% vol
Rubino brillante, bello carico. Le lacrimette fitte fitte scendono lentissime. Molto intenso nel naso ricorda le spezie, cannella, forse un po' di pepe, poi ciliegia. In bocca si fa notare per i tannini, forse ancora un po' giovincelli, ma a me piace così. Sarebbe interessante risentirlo fra un po' di tempo, diciamo tra un anno o due. In definitiva un vino esuberante: le uve sono prevalentemente Monica di Sardegna con un po' di Carignano e Bovale sardo. 4.5/6

IS SOLINAS 2007 - Argiolas - Isola dei Nuraghi IGT - 14.5% vol
Rubino carico con riflessi granati, segno del tempo che passa. Odore fine e delicato che ricorda la vaniglia, in bocca è gentile ed elegante con tannini di esperienza che ti asciugano sapientemente il palato. Per me questo carignano vale 4/6.

In definitiva con Argiolas si va sul sicuro dipende solo dai gusti, c'è un ottimo vino per ognuno. Concludo ricordando che i nuovi vini ISELIS contribuiscono a realizzare dei progetti umanitari voluti dalla famgilia sarda. Vi consiglio una visita al sito http://www.progettoiselis.it/ dopo si può scoprire di più circa questa iniziativa.




Commenti

lo schietto ha detto…
Una delle tante cose belle, è il fatto che il vino sia un vero e proprio alimento, non una bevanda (o peggio ancora una bibita). Nel cibo ognuno di noi utilizza la propria soggettività, c'è a chi non piace il pesce o la verdura, a chi non piacciono i dolci (si ma a chi?) e chi non vuol sentir parlare di formaggio ;-)... quindi è naturale che un vino non incontri il consenso di tutti. L'ho presa larga per dire che ho trovato l'iselis bianco un vino "fatto bene", ma per i miei gusti un po' troppo sbilanciato sul dolce in bocca, forse ricordandomi alcuni riesling. Della serata ho apprezzato molto ISSolinas 2007, l'unico che sono andato a ricercare dopo il primo assaggio.

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