SENSAZIONI LUCCHESI

Venerdì scorso sono tornato a provare sensazioni lucchesi invitato a cena da Alessandro, no il Barta un altro, nella sua calda, in senso di atmosfera no di clima, e accogliente casa di campagna.

Un occasione che mi ha scaldato il cuore a dispetto della temperatura ambiente che proprio in quei giorni ha iniziato ad andare a precipizio. La cena prevedeva antipasto con salumi misti, melanzane, sformato di cavolo ed altre delizie del genere e sebbene ci fossimo preposti un aperitivo con del vino bianco adatto questo è rimasto nel frigo e siamo partiti subito col botto: CANCELLAIA 2006 – Pakravan Papi.

Assaggia te che assaggio anch’io in men che non si dica se ne seccate due belle bocce tant’è che si è aperta la terza questa volta un 2007 presto asciutta anche questa.

A me pare che sia stato apprezzato comunque se così non fosse di sicuro l’ho apprezzato io: un vino che una garanzia, bello da vedere, buono da sentire, intenso, lungo e fantastico da bere, potente ma al tempo stesso delicato e suadente ti asciuga il palato e ti invita a berne ancora. Solo il 2006 ogni tanto rilasciava qualche secondo di odoracci di chiuso, che pare abbia sentito solo io, ma che svanivano ben presto per questo 4,5/6 al 2006 e 5/6 al 2007 assolutamente esente da difetti.

La cena è proseguita con della zuppa lucchese con prodotti dell’orto del buon Alessandro: FANTASTICA!

Abbandonati i vini pisani si è passato ad un Merlot lucchese: NIFFO mi pare 2007, o forse 2008 non ricordo più, delle Terre del Sillabo. Un vino dai buoni sentori erbacei con evidenti note balsamiche che però a mio modestissimo avviso al palato non mantiene ciò che promette, fresco si ma niente più, direi mingherlino quasi tisico (3/6) ma d’altra parte veniva dopo il palestrato di Riparbella: sequenza infelice.

Poi è stata la volta del pollo e del coniglio. Nel frattempo Franco ci ha offerto un Chianti del 1994 di cui non ricordo molto altro se non che era cadaverico ma quel che conta è il pensiero. Ancora un SALICE SALENTINO RISERVA 2008 di Cantele odoroso di fruttini di bosco con poca persistenza anonimo in bocca (2,5/6) ed infine un BRUNELLO DI MONTALCINO.

Ormai non ero più in grado di memorizzare la sua carta d’identità ricordo solo che era un 2006 e che ho detto: “b’ono, questo è b’ono”. Vino elegante che poteva fare a braccio di ferro con il Cancellaia anche se con uno stile diverso e poi non ero più in grado di altro comunque 4,5/6 senza dubbio lo merita; da risentire con più calma.

Dolci, dolcetti, bignè e pasticcini a volontà! Una gran bella serata: grazie all’organizzatore ed ai presenti tutti. Ah! Dimenticavo eravamo 15 bevitori e che bevitori!!

Commenti

Beverino ha detto…
Grande Tannino, come al solito mi fai schianta'!
Sottolineo come anche qui siano già nella differenziata-vetro di via Scauro ben 3 bottiglie dissanguate della tua recentissima spedizione riparbellese.
Unico appunto sull'ortografia, che probabilmente risentiva ancora della fantastica ribotta ;)
E decisamente provvidenziale la precisazione finale... mi pareva strano che foste solo in due a mandar giù tutta quella roba!!! ^__^
TANNINO ACERBO ha detto…
stai a guarda' il pelo!!!
dipende...
...dal pelo.
Beverino ha detto…
E che pelo vuoi che guardi... giusto il pelo nell'uovo: ma solo se è quello del marsala!

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