Cazzeggiavo per il blog. Fra un (bel) ricordo e una risata, la strana sensazione di rivedere Kiko piccino piccino, eccetera eccetera, bla bla bla... sono finito sul Giro d'Italia dei vini. E mi sono chiesto perché dopo il grande successo del 2009 non c'è stato un seguito. Eppure non si trattava dei mondiali di calcio o delle olimpiadi, che hanno lunghi anni di gestazione... inventiamoci una sospensione dell'edizione 2010 a causa di Vinopoli, ma a questo punto, acquisite le intercettazioni da cui finalmente emerge che tutti - nessuno escluso - facevano grande bisboccia tra una pedalata e l'altra (con particolare infinita repulsione verso coloro che si ergevano ad esempio di sobrietà) potremmo anche pensare di azzerare tutto revocando la "Spugna rosa" a Luca e ripartire senza perderci anche quella del 2011. Le vacanze in posti nuovi, così come in passato, potrebbero dare ottimi suggerimenti (se non bastassero le bottiglie che abbiamo già in mente...). Si propone una prima tappa altoatesina da noi a fine mese/primi di agosto.

Commenti

lo schietto ha detto…
Che bel post.
Quindi la prima tappa è di montagna?!

Per il futuro propongo scantinate frugali, con il vino al centro dell'attenzione, in modo anche da non impegnare troppo chi ospita.
Il giro non ha avuto seguito per problemi logistici...

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